Dal
referendum in poi.
referendum in poi.
Riaffiora
l’Italia dei beni comuni. Della
consapevolezza del limite. Della collettività.
l’Italia dei beni comuni. Della
consapevolezza del limite. Della collettività.
L’Italia dei beni comuni è
tornata. L’ha ricondotta a casa la crisi, quel diffuso e profondo senso di
fragilità d’innanzi all’imprevedibile, di vulnerabilità davanti agli eventi.
tornata. L’ha ricondotta a casa la crisi, quel diffuso e profondo senso di
fragilità d’innanzi all’imprevedibile, di vulnerabilità davanti agli eventi.
Se fuori spira violento lo tsunami
di un mondo che cambia allora avverti che l’abitazione delle tue sicurezze
private è un cartoccio che può essere spazzato via dalla prima folata di vento,
in meno di un attimo.
di un mondo che cambia allora avverti che l’abitazione delle tue sicurezze
private è un cartoccio che può essere spazzato via dalla prima folata di vento,
in meno di un attimo.
In quel momento comincia a cercare un più saldo rifugio comune.
Per oltre trent’anni , un
ostracismo l’aveva mandato in esilio.
Per tre decenni, come un mantra , abbiamo sentito ripetere fino a
pensarlo meccanicamente, che l’unica equazione possibile era:
meno beni comuni eguale più mobilità sociale, più libertà individuale ,
più sviluppo economico.
ostracismo l’aveva mandato in esilio.
Per tre decenni, come un mantra , abbiamo sentito ripetere fino a
pensarlo meccanicamente, che l’unica equazione possibile era:
meno beni comuni eguale più mobilità sociale, più libertà individuale ,
più sviluppo economico.
Liberarsi dei beni comuni come
svincolarsi dagli impicci, sciogliere le legature, eliminare gli ostacoli tra
le persone e la loro realizzazione.
Insomma, meno beni comuni uguale più felicità.
svincolarsi dagli impicci, sciogliere le legature, eliminare gli ostacoli tra
le persone e la loro realizzazione.
Insomma, meno beni comuni uguale più felicità.
Più di un’equazione, quasi una
promessa salvifica: sprigionate i vostri bisogni individuali e la società
diventerà migliore.
promessa salvifica: sprigionate i vostri bisogni individuali e la società
diventerà migliore.
Non nasce dal
nulla questa escatologia. Le sue radici risalgono ad un assioma radicale e
ideologico, per questa ragione costitutivo.
Recita così : la società non esiste , è una affermazione convenzionale,
esistono solo gli individui.
nulla questa escatologia. Le sue radici risalgono ad un assioma radicale e
ideologico, per questa ragione costitutivo.
Recita così : la società non esiste , è una affermazione convenzionale,
esistono solo gli individui.
Prodotto nell’ Inghilterra tatcheriana degli anni ottanta ,
costituisce l’assunto chiave della gestalt liberista.
Da questa mozione di fiducia nell’individualismo estremo nasce la
visione che ha orientato le politiche e la politica degli ultimi tre decenni.
costituisce l’assunto chiave della gestalt liberista.
Da questa mozione di fiducia nell’individualismo estremo nasce la
visione che ha orientato le politiche e la politica degli ultimi tre decenni.
Tradotto: fate quello che volete e l’ordine sociale si regolerà
automaticamente.
automaticamente.
Lasciate fare
gli individui, la società viene dopo. Se
viene. E comunque non importa. Quindi,niente beni comuni, niente regole. Le regole, infatti, servono per ordinare i
comportamenti negli spazi comuni. Senza
spazi comuni anche le regole diventano inutili, odiose, insopportabili.
gli individui, la società viene dopo. Se
viene. E comunque non importa. Quindi,niente beni comuni, niente regole. Le regole, infatti, servono per ordinare i
comportamenti negli spazi comuni. Senza
spazi comuni anche le regole diventano inutili, odiose, insopportabili.
Tre lunghi decenni per ripetere
che la legalità è un retaggio del passato, l’illegittimo ostruzionismo degli incapaci verso gli intraprendenti, dei
conservatori verso gli innovatori, dei
parassitari verso gli spiriti liberi.
che la legalità è un retaggio del passato, l’illegittimo ostruzionismo degli incapaci verso gli intraprendenti, dei
conservatori verso gli innovatori, dei
parassitari verso gli spiriti liberi.
La traduzione italica , nella versione berlusconiana, non ha fatto
altro che replicare , con aggravanti, lo stesso principio politico. Aggiungendo l’ingrediente di
quell’allergia alla legalità radicata nel
patrimonio genetico della nostra cultura.
altro che replicare , con aggravanti, lo stesso principio politico. Aggiungendo l’ingrediente di
quell’allergia alla legalità radicata nel
patrimonio genetico della nostra cultura.
Una cosa del tipo: fate quello che volete, anche i furbi, uscite pure
dal perimetro delle regole , quando necessario per ottenere il successo,
l’importante è farla franca.
dal perimetro delle regole , quando necessario per ottenere il successo,
l’importante è farla franca.
Tutto inizia con Milano da bere. Bere la città significa godersela.
Arricchirsi e divertirsi. Il mito del
potere onnipotente della rendita speculativa e degli affari, alimentato con
coca ed escort.
Arricchirsi e divertirsi. Il mito del
potere onnipotente della rendita speculativa e degli affari, alimentato con
coca ed escort.
Chisseneimporta del saccheggio
del territorio, delle risorse naturali, dei servizi pubblici, degli
spazi sociali.
del territorio, delle risorse naturali, dei servizi pubblici, degli
spazi sociali.
Milano si può bere come una
infinita colata di cemento. Poi da
Milano all’Italia il passo è breve.
infinita colata di cemento. Poi da
Milano all’Italia il passo è breve.
Il furbo di successo è il vero modello dominante. Nella sua figura si incrociano l’inutilità
dei beni comuni e lo sprezzo per le regole.
dei beni comuni e lo sprezzo per le regole.
Trasformare un suolo agricolo in
una MILANO 2 può farti diventare Presidente del Consiglio.
Dunque accaparrarsi una spiaggia
pubblica o una sentenza in Tribunale senza essere beccato è da grandi. La regola, l’unica legittima, è : conta
apparire non essere. E la televisione
si è piegata a questo trash, trasformandosi nello specchio fedele
della regressione del nostro costume.
Conta il reality non la realtà. E se il frullatore del reality ingurgita la vita, l’amore, la morte, non fa nulla. Se vuoi tagliare il traguardo , c’è un prezzo
da pagare, la bellezza.
una MILANO 2 può farti diventare Presidente del Consiglio.
Dunque accaparrarsi una spiaggia
pubblica o una sentenza in Tribunale senza essere beccato è da grandi. La regola, l’unica legittima, è : conta
apparire non essere. E la televisione
si è piegata a questo trash, trasformandosi nello specchio fedele
della regressione del nostro costume.
Conta il reality non la realtà. E se il frullatore del reality ingurgita la vita, l’amore, la morte, non fa nulla. Se vuoi tagliare il traguardo , c’è un prezzo
da pagare, la bellezza.
Una sbronza interminabile ha
sedotto l’Italia. Il suo effetto
corrosivo si è sprigionato aggredendo gli essenziali beni naturali come , il
territorio, l’ambiente, il paesaggio, e offendendo i fondamentali diritti sociali, come la salute, la scuola,
la ricerca, la giustizia. Non
basta. Negli ultimi anni , in un
escalation di aggressività, ha
cominciato ad erodere il senso stesso
del patto di convivenza. Un colpo dopo
l’altro , come una tarma, ha iniziato a smangiare i pilastri, dalla
Costituzione al valore dell’unità
nazionale , dallo spirito di accoglienza al sentimento di solidarietà umana.
sedotto l’Italia. Il suo effetto
corrosivo si è sprigionato aggredendo gli essenziali beni naturali come , il
territorio, l’ambiente, il paesaggio, e offendendo i fondamentali diritti sociali, come la salute, la scuola,
la ricerca, la giustizia. Non
basta. Negli ultimi anni , in un
escalation di aggressività, ha
cominciato ad erodere il senso stesso
del patto di convivenza. Un colpo dopo
l’altro , come una tarma, ha iniziato a smangiare i pilastri, dalla
Costituzione al valore dell’unità
nazionale , dallo spirito di accoglienza al sentimento di solidarietà umana.
La casa della libertà come invito altrettanto estremo di vivere senza
alcun legame con la responsabilità.
alcun legame con la responsabilità.
Fate quel che volete e anche
l’Italia sarà un paese migliore. E
basta con i moralismi.
l’Italia sarà un paese migliore. E
basta con i moralismi.
Questo fino a ieri. Quando è iniziata questa crisi traumatica,
irreversibile, globale. Che mette a soqquadro
tutto , anche la nostra visione del mondo.
irreversibile, globale. Che mette a soqquadro
tutto , anche la nostra visione del mondo.
Il “fate quello che volete“ è giunto al
capolinea dei suoi disastri . Ci consegna un pianeta ammalato gravemente nei
suoi squilibri ambientali e lacerato da sperequazioni esplosive nei suoi
squilibri sociali. E ci lascia tra le mani la vita intossicata dal virus del
possesso, del consumo e del conformismo ma svuotata di senso, di coscienza, di pienezza.
capolinea dei suoi disastri . Ci consegna un pianeta ammalato gravemente nei
suoi squilibri ambientali e lacerato da sperequazioni esplosive nei suoi
squilibri sociali. E ci lascia tra le mani la vita intossicata dal virus del
possesso, del consumo e del conformismo ma svuotata di senso, di coscienza, di pienezza.
Persino il santuario
dell’economia, devastato dalla deregolazione allegra e selvaggia della finanza facile, del mito
della crescita senza fine, ha sempre
meno sacerdoti disposti a somministrare
ricette magiche e riti salvifici.
dell’economia, devastato dalla deregolazione allegra e selvaggia della finanza facile, del mito
della crescita senza fine, ha sempre
meno sacerdoti disposti a somministrare
ricette magiche e riti salvifici.
Siamo alla svolta. La
terra è finita, le risorse sono limitate. Ora lo sappiamo, prima non l’avevamo
capito.
terra è finita, le risorse sono limitate. Ora lo sappiamo, prima non l’avevamo
capito.
La sbornia ci aveva fatto credere
che tutto era possibile , tutto era illimitatamente riproducibile.
che tutto era possibile , tutto era illimitatamente riproducibile.
Abitare la consapevolezza del
finito e del limite significa rimettere in ordine le idee, ritrovare la misura
delle cose, riscoprire il valore
essenziale dei beni comuni , ripristinare le regole della convivenza. In
altre parole serve un nuovo patto. Con gli abitanti del pianeta, per
ricostruire un comune metro di giustizia.
Con le materie essenziali, terra, acqua , aria, per ristabilire un
comune metro di sostenibilità.
finito e del limite significa rimettere in ordine le idee, ritrovare la misura
delle cose, riscoprire il valore
essenziale dei beni comuni , ripristinare le regole della convivenza. In
altre parole serve un nuovo patto. Con gli abitanti del pianeta, per
ricostruire un comune metro di giustizia.
Con le materie essenziali, terra, acqua , aria, per ristabilire un
comune metro di sostenibilità.
E’ la realtà della crisi a
rilanciare il nuovo valore dei beni comuni. A riaffermare l’idea che questo spazio condiviso sia
necessario per proteggere le persone e costruire il futuro. Ci
aiuta a rimettere drasticamente in ordine le priorità. A capire che molte partite della vita, forse
le più importanti, si possono giocare solo insieme.
rilanciare il nuovo valore dei beni comuni. A riaffermare l’idea che questo spazio condiviso sia
necessario per proteggere le persone e costruire il futuro. Ci
aiuta a rimettere drasticamente in ordine le priorità. A capire che molte partite della vita, forse
le più importanti, si possono giocare solo insieme.
No, non esiste solo l’individuo.
Esiste anche la comunità. E viene prima
dell’individuo. E segue dopo. E’ il
filo della vicenda umana che congiunge
le nostre esistenze. E’ il filo della storia. Perché nel prendere parte alla vicenda comune realizziamo la nostra
dimensione più alta e più profonda.
Quella comune unità che si instaura quando senti che la domanda di vita dell’altro riguarda anche te. La
chiamiamo responsabilità ed è l’espressione
più pregiata della nostra libertà.
Esiste anche la comunità. E viene prima
dell’individuo. E segue dopo. E’ il
filo della vicenda umana che congiunge
le nostre esistenze. E’ il filo della storia. Perché nel prendere parte alla vicenda comune realizziamo la nostra
dimensione più alta e più profonda.
Quella comune unità che si instaura quando senti che la domanda di vita dell’altro riguarda anche te. La
chiamiamo responsabilità ed è l’espressione
più pregiata della nostra libertà.
Perché nel nuovo mondo dei beni comuni e condivisi,
l’esercizio della libertà non consiste nel fare quello che vogliamo ma quello
che sentiamo di dovere.
l’esercizio della libertà non consiste nel fare quello che vogliamo ma quello
che sentiamo di dovere.
di Guglielmo
Minervini
Minervini
da Mosaico di Pace